martedì, luglio 02, 2002

:::::::::::::::::::::::::::::::::::RADICI:::::::::::::::::::::::::::::::::

C'è gente che non riesce a vivere senza questo senso di amore bastardo che ti far star male dentro.
Mi chiedo in continuazione se appartengo a quel tipo di persone, sempre che le persone possano essere catalogate in tipi (del resto i sociologi ci campano con queste stronzate).

Penso che ci sia un mucchio di gente che non si sta accorgendo di quello che accade in questo momento in Italia, cosi come non
si accorge delle dinamiche del mondo, dello spostamento, per intenderci, dell'asse della politica internazionale verso una stramaledetta destra,
che non vuole altro che difendere gli interessi della classe ricca , dirigente, degli industriali, allontanando sempre più i lavoratori (tutti i lavoratori, anche quelli più benestanti) dalla realtà.
Credo che ci sono intere fascie di popolazione completamente rincoglionite dalla pubblicità. E dal pallone.
Mi hanno detto: 'agli italiani puoi toglierti tutto basta che non gli tocchi l'auto e il calcio....'; che tristezza, ho pensato.

Ieri sono andato al concerto di Giovanna Marini . Per chi non lo sapesse è la voce più importante d'Italia in fatto di recupero di tradizioni popolari e canti politici e di lavoro. Con i suoi modi divertenti di spiegare le canzoni di protesta fine ottocento fino ai canti partigiani ci ha presentato il suo 'coro' (odia chiamarlo così)
di 40 voci e la banda di una 20 di elementi. E' stato bello, la passione politica che si estrinseca nel canto di protesta, i movimenti operai, i partigiani, la passione e la lotta di classe, l'amore per la nostra terra contro i padroni, cose che fanno pensare.
Mi fanno pensare che oggi è cambiato ben poco, si continua a campicchiare di stipendi miseri, solo che la gente è molto più rincoglionita dalla pubblicità che ti fa desiderare non solo ciò che non puoi avere se non a costo di grabdi sacrifici, ma cose di cui fino al giorno prima non te ne fregava un cazzo di niente.
Così vedo gente che lavora anni e anni per comprarsi l'ultimo modello di qualche giocattolo tecnologico, l'automobile col navigatore satellitare (sarà, ma io mi diverto molto di più a fermare la gente per strada e chiedere per andare dove devo andare, dove dobbiamo andare?, un pò di contatti umani, e che sfaccimma...).
Comunque ad un certo punto del concerto dal palco che si trovava dall'altra parte della festa ,è partita una musica assordante tutta basso e batteria che ha sovrastato, fra l'indignazione della gente presente, i cori della Scuola popolare del Testaccio, devastando le note di 'Nostra Patria il Mondo Intero'.

basta, mi è venuto il mal ditesta, scendo a mangiare qualcosa.

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