lunedì, ottobre 27, 2003

Dello scrivere
Quello che scrivo è l’espressione del momento che sto vivendo, di quello che sto leggendo di quello che sto guardando, di quello che ho sentito e guardato nei giorni precedenti al momento di scrittura di quello a cui mi sono interessato o ha colpito la mia attenzione. Un secondo o un minuto dopo potrei non riconoscere più ciò che ho scritto un secondo prima, potrei non condividerlo, così come potrei pensare e sostenere che quelle sono le cos più belle e intense che abbia mai scritto.
Ciò che importa è il momento creativo, ciò che comporta è la parziale o totale perdita di significato: il significante divora il significato.
Le famose parole in libertà diventano unica constatazione di un mondo che perde di significato, la vita e la morte sono la stessa cosa. Un animale macellato per il bene dell’umanità che non rinuncia al suo essere carnivoro. Dall’animale all’uomo il passo è brevissimo,

A volte ho l’impressione che il confine sia davvero labile, vedere tutti quei morti è come accettare un evento irreversibile .
Dall’animale all’uomo il passo è breve , o almeno sembra, tutto sommato condividiamo un grande parte del nostro tempo evolutivo, gli esseri antropomorfi si sono staccati tardi dalla linea degli altri mammiferi.
Mammifero su mammifero, sangue su sangue, interiora su interiora.
Constatato che solo qualche centimetrocubo di carne in più (o di polpa neuronale) non fa la differenza, tutto può essere lecito, ogni gesto distruttivo di altri esseri umani può essere accettato come usuale come cosa assolutamente normale.



O no?
(ecco! già non mi condivido più! appena entra il gioco la MORALE)




amourbastàrd (il francese non lo conosco mica bene)

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