venerdì, ottobre 29, 2010

E mentre infuria il bunga bunga c'e' chi dice no. c'e' chi usa il cilicio.

A testimonianza di come possano essere diverse, nonostante le simili posizioni pubbliche (la 'famiglia' come fulcro dell'esistenza terrena), le deviazioni al modello cristiano, mi sovviene anche questa notizia di qualche tempo fa.

a proposito della quale allora mi ero posto questo interrogativo:

Dove si compra un cilicio? Mettiamo che io decida di provare l'autoflagellazione a causa di un improvviso quanto improbabile slancio mistico cristiano che
mi spinge a ricreare sul mio corpo e nella mia anima le sofferenze patite da nostro signore gesù cristo in croce, come faccio a procurarmene uno? Di certo nei supermercati tipo coop non esiste alcun reparto del genere. L'idea poi del fai da te procurandomi il materiale di base in qualche catena tipo castorama la escludo a priori, in questo caso la sofferenza comincerebbe molto prima a causa della mia scarsa manualità. Senza considerare poi l'imbarazzo nel dover chiedere ai commessi informazioni sui materiali da utilizzare. Eppure un modo ci deve essere. Forse mi è sfuggito qualcosa le poche volte che sono entrato in un negozio di oggetti e arredi sacri. Sono stato disattento non c'è altra spiegazione e del resto non sono mai stato un grande osservatore. Avranno forse dei reparti dedicati al fetish celati dietro tendine nere. Piccoli stanzini dedicati alle cose forti, come quando si andava nelle videoteche e da winnie the pooh e indiana jones si passava dietro la tenda rossa circospetti addentrandoci in un mondo parallelo di cazzi turgidi e tette siliconate. Così, dai reparti sacri con libri di devoti, salmi responsoriali e santini in preghiera si entra nella sala delle torture e dei sacrifici con cilici, croci rovesciate pronte all'uso, corone di spine e fruste chiodate. Decido di andare a comprare il mio personal mortificational trainer! Altro che bunga bunga.

ab

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