lunedì, giugno 07, 2010

IPAD vs IPAC

Noi lo sappiamo già che, tempo due mesi, tutti gli I-pad (meglio dire ipac come Raul Cremona) finiranno in soffitta ad impolverarsi abbandonati, eppure, viene da chiedersi: cos’è che spinge tutte queste persone a dilapidare i propri piccoli risparmi (magari guadagnati a fatica facendo turni massacranti in una catena di fastfood) in un oggetto sostanzialmente inutile? Ma la cosa che più lascia perplessi è che l’oggetto in questione riesce ad avere appeal anche su coloro che pensano di capirne un pò di informatica. Un oggetto del genere non dovrebbe neanche essere preso in considerazione per una miriade di motivi e non ultimo il suo prezzo esorbitante. Eppure la capacità della apple di creare oggetti di culto (un oggetto di culto per definizione è una cosa inutile e senza scopo) travalica ogni aspettativa. Quando ho visto la presentazione di Jobs ho pensato immediatamente che la genete mica è stupida, stavolta mica ci cascherà, e invece quelle file enormi prima dell’apertura dei negozi (in america per lo più perché c’è da dire che in italia per fortuna non ci sono state) mi hanno contraddetto immediatamente e lasciato esterrefatto. Si farebbero carte false per trovare una finta ragione per possedere quell’oggetto che fa tutto e niente, non è un ebook perché affatica gli occhi e le batterie degli ebook veri durano 2 settimane mentre quelle dell’ipad 10 ore (ma le persone che comprano l’ebook non sono lettori di libri), non è un computer portatile perché non è multitasking né è customizzabile (non ha la webcam, non ha la presa usb, non usa che programmi della apple o che decide la apple), va su internet ma non vede i siti in flash (che sono il buon 20%), ti fa vedere un film, ma contemporaneamente non puoi scaricare la posta, insomma questo ipad non è proprio un cavolo di nulla, eppure.... eppure i ragazzini come i manager fanno file per possederlo, lieti di sborsare 600 euro per la versione un pò più equipaggiata (ed altrettanto inutile). Ma l’inutilità sostanziale sta nel fatto che non fa proprio nulla di nuovo mentre è stato pubblicizzato e lanciato come l’oggetto di cui non si può fare a meno. Patetico (ma anche in fondo comprensibile) come tutti grandi quotidiani cartacei (ormai in crisi irreversibile) stiano puntando sull’ipad per risolvere i loro problemi, tentando di vendere ad 1 euro la copia digitale del loro giornale formattato per questo device, mentre con un tabletpc o con un pc portatile qualsiasi che va su internet le stesse informazionii costano zero. Tutto ciò mi fa credere sul serio che questa società ha perso completamente la bussola e la capacità di vedere la realtà, anzi forse non ha più interesse nella realtà; una stolida società che procede e si fa incantare da miti temporanei e sempre più fugaci. Una società dell’apparenza dove si affastellano molteplici idoli e vince chi ha la capacità di imbambolare le folle molteplici folle come un imbonitore o un incantatore di serpenti. Steve Jobs è un mago, un venditore di fumo, uno spacciatore di spazzatura tecnologica, un predicatore folle. E funziona, maledettamente. Corro a comprarlo!!!



ab

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