sabato, febbraio 07, 2004


A r e y o u e x p e r i e n c e d w i t h s a l v i a ?

Avete mai provato la sensazione di sciogliervi nell'universo? Non riuscirei a descrivere più brevemente questa esperienza che ha avuto come unico aspetto negativo il fatto di essere stata troppo breve. Ma intensa, molto intensa. Il cuore già pompava forte prima ancora del primo tiro. Lo sentivo pulsare nel petto e nelle arterie delle mani, potevo immaginare il sangue che irrimediabilmente fluiva sempre più copioso nella testa. Il primo tiro non sembrava aver intaccato le mie cellule celebrali. Il secondo tiro, più forte del primo, incitato dai compagni di viaggio, sembrava convincermi che non accadesse proprio nulla di nulla; così ancora più forte trattenevo il respiro del terzo tiro, sentendolo stavolta bruciare nei polmoni, infiammare gli alveoli come una ventata di napalm. Eppure ancora mi sembrava che l'effetto tardasse ad arrivare, solo che l'aria intorno a me diveniva piena. Mentre cadevo involontariamente all'indietro sentivo la mia parte sinistra del corpo risucchiata in un moto fluido mentre avevo netta percezione di vivere in un universo solido. Tutte le mie terminazioni nervose periferiche sembravano lanciare stimoli verso la corteccia restituendomi la sensazione netta di vivere in un mondo tangibile interamente, come dentro un blocco di vetro che si muoveva con me. Non so perché, ma questo, unito al movimento di caduta all'indietro, mi faceva ridere, ridere furiosamente, spensieratamente. Mi lasciavo andare senza timore perché stavo in una botte di vetro. Glia altri assistevano stupefatti alle mie lacrime di gioia e di risa libere da ogni inibizione, assolutamente spensierate. E dicevo ' ragazzi, non si sente nulla ' cosciente che al contrario stavo provando una indefinibile sensazione di scioglimento. Tre minuti dopo le mie risate esagerate erano terminate e gli effetti erano gradualmente svaniti nel giro di 5 minuti, lasciando posto ad un'allegria soffusa ed al ricordo di ciò che avevo appena vissuto.
(dalla lettera di un mio compagno, il compagno dell'anima mia).

Amore bastardo

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