La piazza organica
Sono in treno, guardo fuori la montagna innevata.
Quindi affondo le mani nella neve fresca.
Laggiù un treno taglia la pianura.
Io stipato insieme ad altri mille.
I passeggeri salgono e scendono, non sono mai gli stessi.
E' un treno che corre attraverso gli anni, i secoli.
E' una montagna che immobile attraversa le ere geologiche.
Quelle vite, fra cui la mia, rappresentano l' attimo.
L'intera esistenza è un attimo.
Non siamo nulla al cospetto dell'inorganico,
ma ne abbiamo coscienza.
Mi chiedo se per quell'attimo vale la pena di lottare.
Non ho dubbi. Quell'attimo è mio. E' nostro.
Scenderò in piazza domani stesso.
Con tutti coloro che pensano
che questo nostro attimo è unico.
AmoreBastardo.
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