venerdì, luglio 15, 2016

Riavvii continui del mio LG G3 D855

Ho letto decine di forum, post e quant'altro, ma alla fine la risoluzione è abbastanza semplice: Cambiare la Batteria. Fare attenzione a prenderne una originale e con la data di produzione dell'anno in corso. La mia batteria sembrava tenere la carica normalmente, per quasi un giorno intero, ma evidentemente questo modello dopo un anno di utilizzo non riesce più ad erogare correnete in maniera continua causando reboot. All'inizio solo durante utilizzo agressive, dopo in continuazione. La scelta di acquistare uno smartphone con batteria sostituibile si rivela utile.

mercoledì, luglio 06, 2016

giovedì, maggio 14, 2015

Le parole dei politici

Salvini si è offeso per essere stato volgarmente associato ai nazisti ungheresi che fanno raid nei campi rom. Questo perché lui ha una visione moderna e pragmatica. Ha condannato le parole del suo collega Bonanno che ha giudicato i rom la feccia della società. Lui vuole veramente risolvere i problemi legati all'immigrazione in maniera meno cruenta possibili. Le sue parole ad un primo esame sembrano quasi condivisibili e questa è la sua forza. Ma io chiedo come sia possibile in generale credere alle parole dei politici sulla lunga distanza temporale. Questa affermazione sulla base dei fatti riscontrati nella storia politica italiana. Ultimo esempio lo stesso Renzi che l'anno scorso affermava cose in netta opposizione rispetto al suo reale operaio di governo, sull'art.18 sull'per fare un esempio. La stessa lega Nord al governo non ha fatto che accumulare denaro in modo illecito. Tutto questo per dire che le parole di un politico hanno validità esclusivamente per il momento in cui sono pronunciate. Un minuto dopo perdono il loro valore di verità e non ci si può aspettare alcuna correlazione tra le parole programmatiche pronunciate e l'effettivo operato una volta che questi ha lo scettro decisionale in mano propria. Del resto anche restare fedeli alla propria parola per sempre e non modificare mai le proprie idee sulla percezione del mondo non è sempre un bene e pratica condivisibile. Cambiare idea alle volte è plausibile e costruttivo, per adattarsi ad esempio ad un nuovo contesto storico. Guai se questo non accadesse.il fossilizzarsi sulle proprie convinzioni può essere anche altamente controproducente. Quindi perché non credere al Salvini nuovo e moderno? Se non esiste più un valido metodo di giudizio oggettivo sulla correlazione tra parole pronunciate e azioni intraprese in momenti diversi allora l'unico metro possibile per il cittadino resta inevitabilmente quello di fissarsi del proprio istinto. Quindi il voto in Italia è un voto istintivo e quindi speso anche frutto di troppa superficiale meditazione se non assenza totale di questa. Un voto di pancia, strettamente dipendente dal momento storico in cui si vota. E per momento storico intendo momento giornaliero. Insomma i risultati elettorali potrebbero cambiare profondamente tra una settimana e quella successiva. Istintivamente, credo inoltre che la destra estrema e populista al potere si comporterà come ha storicamente sempre fatto, a prescindere dalle parole pronunciate ammantate di buonismo. Utilizzando ovvero modi spicci e poco ortodossi, irrispettosi di ogni tutela dei diritti sanciti nella carta dei diritti dell'uomo. Blocchi degli sbarchi con la violenza, deportazioni, espulsioni, maltrattamenti, abusi penitenziari , sgomberi coatti di centri sociali e campi rom ecc. Unito ad una connivenza con le lobby. Con la conseguenza di aumento le disuguaglianze e del tasso di criminalità e della probabilità di esplosioni di violenza e rivolte in una escalation crescente di repressione.

martedì, ottobre 07, 2014

tuedio

Io, con il mio negroni sbagliato e la resina epossidica
tu con le tue calze smagliate e la scrittura bustrofedica
io, con le parole scombinate e la mia erba medica
tu con la tua neolingua enigmatica e sintetica
io che ero puro come un giglio ma solamente per un poco
tu con una ingenua mania di trattare tutti allo stesso modo
io, che raccontavo di aver baciato in sogno solo eleonora duse
tu , che ti abbarbicavi come un kiwi sulle mie sentite scuse
io, che ero sempre pronto a cogliere ogni anomalia
tu, che ti giravi lentamente per questioni di fotogenia
io che non passavo mai dalla congettura all'azione
tu che eri sempre più ferma nella decisione
io trasportato dalla furia degli elementi
tu così aliena alla mondanità degli eventi
io che non sono mai stato un cuor di leone
tu che distinguevi i passanti della cintura orione

entrambi flottanti e riluttanti recalcitranti stolidi
peripatetici ipercritici mordenti e rimordenti


martedì, luglio 01, 2014

Il Pittore della Domenica

Segnalo link pittura su celeste Network:


Il Pittore della Domenica

Qui uno dei lavori:

MonaLisa Reloaded

mercoledì, luglio 31, 2013

La quantistica delle mie brane.

Il fluire della cose è un vortice tempestoso. I nuovi eventi seppelliscono velocemente gli eventi passati con velocità incredibile. La storia procede inesorabile per accumulazione, ciò che sta sotto è subito archeologia, sepolta dalle polveri del tempo. Archeologia di un passato recente ma subito accantonato. Le mura di Pompei che crollano. Le ragazze floride alla fermata dell'autobus che sfioriscono. Le madri seguite come segugi dai bambini che poco dopo si allontanano lasciandole nella deriva di una solitudine senza ritorno. Le morti si succedono inesorabili. Non tutte le morti sono uguali. Qualcuna conta per ognuno un pò di più, resta impressa nella memoria. Altre morti invece fuggono via mescolate tra i granelli del tempo, accatastate dal succedersi delle nuove morti, e a quelle dei cari si sommano quelle fittizie di personaggi che in qualche modo abbiamo amato anche senza aver mai conosciuto personalmente, una grande confusione alimenta la nostra percezione della morte stessa. I ricordi emergono vaghi, talvolta sogno zia V. , è stata come una mia seconda mamma, una sorta di madre surrogata, mi ha cresciuto e l'ho persa tanto tempo fa, eppure la sogno sporadicamente viva e vegeta ed al mio fianco, ed il periodo vissuto in sua compagnia sembra presente. Oggi questo vivo ricordo diventa più importante, ora che mi appresto a diventare secondo padre, padre surrogato, padre affidatario. L'amor filiale è così speciale? E' cosa accettata come verità assoluta. L'amor filiale surrogato lo è altrettanto? O sarò solo un pagliaccio che finge e scimmiotta?
E' una vita parcellizzata, quantizzata. Organizzata in pacchetti di tempo che scorrono sul nastrotrasportatore della nostra esistenza.

ab

martedì, maggio 21, 2013

La rete e la censura.

Quando non esisteva la rete nessuno poteva pubblicare e diffondere il proprio pensiero (o sbandierare ai quattro venti il proprio parere) in modo immediato e semplice; se si decideva di parlare al mondo bisognava seguire delle prassi consolidate, diventare pubblicista, articolista poi giornalista o scrittore; si doveva cioè decidere di farlo per mestiere. E per creare un mestiere ci voleva impegno e abnegazione e grande forza di volontà. Per assurgere al grado di scrittore riconosciuto la strada era molto ardua. Qualsiasi fosse stata la strada scelta bisognava sempre e comunque attenersi al giudizio di persone più titolate e con esperienza che attestavano la Dignità di Pubblicazione del proprio elaborato. Anche solo per commentare un articolo di giornale bisognava sottostare alla dignità di pubblicazione e sottoporsi al giudizio di qualità dei redattori. Ciò significava però dover scegliere uno stile, soppesare le parole, usare un garbo linguistico anche nelle stroncature, utilizzare la forza evocativa della scrittura che poteva diventare anche una lama tagliente od un'arma ben oliata. Con l'avvento della rete tutto questo è cambiato ed è venuta a cadere proprio questa prerogativa.
Non esiste più la dignita di pubblicazione;
questo a mio parere rappresenta il rovescio della medaglia di Internet. E' il prezzo che bisogna pagare per la creazione di un mezzo che invece ha dei meriti grandissimi e costituisce un progresso inquantificabile se solo si pensa all'accesso al sapere universale e all'azzeramento delle distanze geografiche e l'immediatezza della comunicazione che ha permesso. Eppure esistono ancora i mezzi classici di comunicazione di massa, non sono spariti, a questi si è semplicemente affiancato un nuovo mezzo che può far assurgere a notorietà la conversazione da bar più inutile e controproducente, conversazione magari non argomentata ma costituita da parole brutali buttate lì , pensieri idioti o anche profondi ma non soggetti ad una revisione sintattica e sistematica, non soggetti ad approfondimento (1 160 caratteri di twitter), magari ridotti a solo improperio ingiurioso inconcludente.
Io credo che sia obbligo dei media tradizionali di non riportare ed amplificare (solo per questioni di marketing) le inutilità indegne di pubblicazione che genera la rete.
Perchè far finire la chiacchiera da bar sui tg e sui quotidiani stampati? tutto ciò è privo di senso anzi controproducente perchè scatena da parte dei governanti desideri di censura.
Censura, quando basterebbe invece indifferenza, indifferenza non verso i contenuti, attenzione, ma indifferenza verso la forma.
Bisognerebbe riportare i concetti e le controversie, le contraddizioni, i malcontenti , le rivendicazioni, le rimostranze ma anche i propositi, gli inviti , le novità , le idee espresse dalla Rete in forma degna di essere diffusa. In quell' italiano che la rete pubblica (leggasi rai radiotelevisione italiana) degli anni 50 e 60 si è tanto sforzata di diffondere. Non buttiamo il lavoro fatto nello scorso secolo in tema di diffusione della cultura facendo ripiombare il Paese in uno stato ferino. Prendiamo il meglio del Web che tante idee produce. Cerchiamo la sinergia non la dissoluzione.
La colpa quindi non è solo degli avventori più o meno occasionali di Internet, o almeno non solo, la colpa è anche dei mezzi di comunicazione tradizionale collusi con una gestione sensazionalistica delle informazioni.


souvenir d'alphaville

mercoledì, marzo 13, 2013

Sapessi com'è strano sentirsi italiano

Abbiamo tanto criticato di averci imposto un governo dall'alto non democraticamente eletto (Monti) e poi abbiamo optato per un pacchetto di parlamentari a scatola chiusa (M5S).

ab

lunedì, marzo 11, 2013

Uno vale uno

E poi tra gli uni c'è chi vale più uno degli altri

martedì, marzo 05, 2013

Tornate..elettorali

Grillo parla tanto di costi della politica, ma lo sa quanto costa una tornata elettorale? 800 milioni di euro!
Ora che ha vinto se non fa un accordo per governare questo Paese se la sente di far sopportare allo Stato Italiano una nuova spesa per il ritorno alle urne?
Il M5S deve assumersi la responsabilità di governo, devono sporcarsi le mani. Questa è la politica. Dimostrino di essere maturi.

a.b.